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Giordania

DESCRIZIONE

Il Regno hashemita di Giordania, che una volta affascinava gli antichi viaggiatori, continua ad attirare le nuove generazioni in una nazione moderna e dinamica. Dagli antichissimi e selvaggi panorami del Wadi Rum, al brulicante centro urbano di Amman; dalle maestose rovine delle civiltà passate agli splendori senza tempo del Mar Morto, la Giordania si rivela una meta unica che offre viste mozzafiato e luoghi ricchi di mistero, sistemazioni di standard elevato, una cucina eccellente e innumerevoli attività che ispirano e stimolano i visitatori. Senza dubbio l’’antica città di Petra è uno dei tesori nazionali della Giordania. Situata a circa tre ore a sud di Amman, Petra è ora patrimonio mondiale dell’UNESCO e incanta visitatori provenienti da tutte le parti del mondo. Il fascino di Petra deriva in gran parte dalla sua straordinaria posizione, nel profondo di una stretta gola desertica. L’imponente facciata del Tesoro è solo una delle molte meraviglie architettoniche da esplorare a Petra. Durante la visita ci si può imbattere in centinaia di edifici, tombe, bagni, sale funerarie, templi, archi, strade fiancheggiate da colonne e affascinanti pitture rupestri, nonché in un teatro all’aria aperta in grado di ospitare 3.000 spettatori, in un ciclopico Monastero risalente al primo secolo e in un moderno museo archeologico.

SISTEMA TRASPORTI - buono
Buono lo stato delle strade, generalmente ben tenute. Buoni anche i collegamenti aerei. Aeroporti: Amman, Aqaba. Porti principali: Aqaba.

SISTEMA OSPITALITÀ - buono
Il Paese ha una forte vocazione turistica, che non è venuta meno neanche nei periodi peggiori. Le strutture alberghiere sono capillari e di buon livello.

DATI PAESE - Nome completo: Regno Hashemita di Giordania Posizione: Medio oriente. Confini: nord Siria, nord-est Iraq, sud-est e sud Arabia Saudita, ovest Israele, sud-ovest Mar Rosso Fuso orario: UTC +2, +1 rispetto all'Italia, adotta ora legale Supercie: 89.342 kmq Capitale: Amman Popolazione: 8.185.000 Religione: 92% musulmani sunniti, 6% cristiani, 2% altre religioni Lingue: arabo (lingua ufficiale), conosciuto l’inglese Misure: sistema metrico decimale.

VALUTA - Dinaro giordano (JOD). 1€ è pari a circa 0.809859 JOD (28 Gennaio 2019). Non sono previste limitazioni all’importazione di valuta Carte di credito: le principali sono accettate nelle strutture internazionali Cambio: portare euro o USD, cambio facile.

ELETTRICITÀ - 230 V e 50 Hz Prese elettriche: D, F, G, J (munirsi di adattatore).

DOCUMENTI - passaporto, con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’ingresso nel Paese e visto. Quest’ultimo si può ottenere presso i consolati giordani presenti in Italia oppure direttamente all’arrivo in aeroporto o alla frontiera terrestre (a eccezione della frontiera di King Hussein Bridge/Allenby Bridge). Si ricorda che dal 26 giugno 2012 tutti i minori italiani in viaggio all'estero devono essere accompagnati da documento d'identità individuale. È possibile che non venga consentito l’ingresso nel Paese a chi presenti sul passaporto il timbro dello stato di Israele.

GUIDA - patente internazionale Auto: assicurazione da stipularsi in loco.

COMUNICAZIONI E TELEFONIA Prefisso internazionale: 00962 GSM: Copertura presente in buonaparte del territorio nazionale, escluse le aree periferiche e desertiche. Standard: GSM 900/1800 (come in Italia). Operatori locali: Jordan Mobile Telephone, Petra Jordanian Mobile e Umniah Mobile. Internet: servizio disponibile nei principali centri urbani Estensione web: .jo

NORME, LEGGI E COMPORTAMENTI per uso e possesso di piccole quantità di droga sono previsti da 3 mesi a 2 anni di carcere, mentre lo spaccio è punito anche con i lavori forzati fino a 15 anni. Per le violenze sessuali nei confronti di minori di 15 anni è prevista la pena capitale. L’omosessualità è considerata un reato.

SITUAZIONE SANITARIA - non sono previste vaccinazioni obbligatorie. Sono endemiche nel Paese le seguenti malattie: ameba, parassiti intestinali, epatite e colera. Le strutture sanitarie locali sono di discreto livello, così come la reperibilità dei farmaci.

FESTIVITÀ - 15 gennaio, Festa dell'albero; 22 marzo, Festa della lega araba; 1 maggio, Festa dei lavoratori; 25 maggio, giornata dell'indipendenza e dell'esercito; 14 novembre, anniversario della nascita del re Hussein; festività islamiche.

CLIMA - mediterraneo nelle regioni a ovest e nord della Valle del Giordano, con inverni freddi e umidi ed estati calde e asciutte. Nelle regioni desertiche sud-orientali e meridionali il clima è prevalentemente arido, con temperature estremamente elevate e precipitazioni scarsissime in estate, inverni caratterizzati da venti freddi provenienti dall’Asia. 

AMMAN
Passato e presente, tradizione e modernità rappresentano, contemporaneamente, il profondo e deciso contrasto di Amman e suo principale punto di forza, rendendo la città più popolosa della Giordania una delle mete maggiormente ambite e affascinanti per cultura e storia.
La sua fondazione risale, con tutta probabilità, al 1200 a.c. ma fu solo durante l’epoca di dominazione romana che Amman riuscì a conquistarsi un posto d’onore, entrando a far parte della Lega delle Decapoli, un’alleanza di carattere politico e commerciale stipulata fra le dieci città più importanti di quella zona. Proprio durante questo periodo, furono edificati i principali siti archeologici all’interno della Cittadella, l’area più antica di Amman, costantemente sottoposta a restauri: tra questi, si ricordano il Tempio di Ercole e il maestoso Palazzo Omayyade. È però soprattutto il centro della città che desta stupore e interesse, in particolar modo il Teatro Romano in grado di accogliere più di 5000 spettatori, nonché la grande Piazza degli Hashemiti.
Tra quartieri e moderni complessi residenziali e commerciali della parte nuova della città, souk e botteghe della parte vecchia, Amman non finisce mai di meravigliare ed è l’orgoglio della sua popolazione, che si contraddistingue per grande dinamicità e notevole cosmopolitismo.

JERASH
Dal massimo splendore a un periodo di buio e poi di nuovo la luce: la storia di Jerash, anticamente chiamata Gerasa, si può riassumere così. Fu intorno al 63 a.c. che la città divenne una delle più fiorenti di tutto l’impero romano, dopo che quest’ultimo la conquistò, grazie alla produttività delle sue pianure e alla strategica posizione sulle rotte commerciali dei Nabatei. Alla sua distruzione nell’VIII secolo, a causa di invasioni islamiche e una serie di terremoti, seguì la scomparsa sotto la sabbia e il suo oblio nella storia. Soltanto intorno alla metà degli anni venti del ‘900 un esploratore europeo ne scoprì i resti, che tuttora rappresentano una parte della città antica, in cui è possibile ammirare edifici archeologici di grande interesse: tra questi si ricordano l’Arco di Adriano, il Cardo Massimo, una strada pavimentata costeggiata da teatri, mosaici, torri e cancelli e il Tempio di Artemide. La moderna Jerash si è invece sviluppata lontano dalle rovine della parte vecchia, per evitare che le due zone si invadessero reciprocamente e conservassero le peculiarità che oggi le rendono così attraenti da visitare.

AJLUN
Il torreggiante castello che svetta imponente nella cittadina di Ajlun testimonia come la natura meravigliosa si sia combinata all’architettura medievale per dare origine a una simile meraviglia archeologica, dall’atto della quale è possibile ammirare la valle del fiume Giordano e i monti della Galilea. La fortezza, che fu fatta erigere in questi luoghi da Saladino nel 1183, è stata oggetto per molto tempo di restauri, distruzioni e innumerevoli ricostruzioni, in particolar modo in seguito a due terremoti che l’hanno abbattuta tra il 1800 e il 1900. Ajlun è raggiungibile attraversando meravigliose foreste e boschi che popolano le colline della Giordania del Nord e ammirando i siti antichi che si stagliano lungo il percorso.

MADABA
I numerosi mosaici bizantini che la caratterizzano, rendono Madaba una meta affascinante soprattutto dal punto di vista artistico. La presenza di questi straordinari capolavori d’arte le hanno valso il nominativo di “città dei mosaici”, anche in ragione del fatto che essa ospita la famosa mappa-mosaico di Gerusalemme e della Terra Santa che ricopre il pavimento della chiesa di St. George ed è contraddistinta da due milioni di piccoli pezzi dipinti con colori del luogo che ritraggono valli, villaggi, città e colline; proprio grazie a questa mappa, realizzata nel Vi secolo d.c., gli studiosi sono riusciti ad individuare luoghi in precedenza sconosciuti. Il mosaico è il tema ricorrente di Madaba: se ne trovano infatti moltissimi altri nei principali siti di questa cittadina, come, ad esempio, la Chiesa dei Martiri e la Chiesa degli Apostoli, nonché il Palazzo Burnt, in uno stato di perfetta conservazione grazie al notevole impegno profuso dalla Giordania per preservare il proprio patrimonio culturale in collaborazione con l’Istituto di Madaba per l’arte e la restaurazione del mosaico.

MONTE NEBO
Descritto nei testi biblici come il memoriale di Mosè, luogo dove quest’ultimo morì e fu sepolto, il Monte Nebo regala viste uniche della valle giordana, dell’omonimo fiume e del Mar Morto; qui venne eretta una piccola chiesa bizantina, in seguito estesa a formare un complesso più grande, le cui rovine e i meravigliosi mosaici stanno oggi lentamente venendo alla luce grazie ad un’intensa opera di restauro. Il luogo fu anche scenario di un sermone tenuto da Papa Giovanni Paolo II nel 2001, durante la sua visita in Giordania, alla quale parteciparono quasi 20.000 fedeli.

MAR MORTO
Da sempre luogo di pellegrinaggio, il Mar Morto colpisce soprattutto per le sue meravigliose scogliere in cui domina il bianco, colore del sale presente in grandi quantità all’interno delle sue acque, salutari e benefiche. Apparentemente privo di vita, questo mare ospita in realtà numerose specie di microorganismi e le sue rive sono sempre state teatro di frizzanti e vivaci movimenti da parte dell’uomo, in particolare di fedeli e viaggiatori. I panorami che lo circondano suscitano sempre grande stupore: dall’oasi di “Ain Al-Zara”, alla grotta di Lot, fino alla necropoli di Bad ad-Dhra, la più nota e importante di tutto il Medio Oriente. La vastità del Mar Morto e le sue peculiarità, tra cui la possibilità di nuotare nelle sue acque senza andare a fondo proprio grazie all’elevata concentrazione salina, lo rendono una delle destinazioni più frequentate e ammirate dell’intera Giordania.

KERAK
Chiamata anche Al-Karak, le origini di questa cittadina risalgono all’età del Ferro, quando era capitale del regno moabita. Oggi è dominata dalla fortezza dei crociati, che fu espugnata da Saladino nel lontano 1187, dopo che questi ebbe sconfitto la tenacia di Rinaldo de Chatillon. La grandezza di questa roccaforte, che si erge maestosa sulla cittadina, è ben evidente nella sua stessa costruzione, caratterizzata da possenti mura e soffitti di pietra; la sua presenza domina la popolazione locale, la cui sussistenza è legata principalmente al commercio e a lavori di artigianato, che possono essere ammirati nelle numerose botteghe presenti sul territorio. Il castello accoglie oggi il Museo Archeologico della cittadina che raccoglie la sua storia dalla fondazione all’età islamica ed è aperto al pubblico da una decina d’anni, in seguito a importanti lavori di rinnovo.

WADI RUM
I colori in continuo mutamento e le caratteristiche di questa valle, conosciuta come “Valle della Luna”, sono qualcosa di assolutamente unico e impossibile da paragonare a qualsiasi altro luogo. Una meravigliosa distesa di rocce e di sabbia che raggiunge i 1700 metri, in cui la storia ha lasciato un profondo e incancellabile segno, grazie alle numerose iscrizioni risalenti a più di tremila anni fa, testimonianza dell’intensa attività umana che si svolse in questi luoghi nei tempi antichi. Scenario delle eroiche gesta del grande Lawrence d’Arabia, a Wadi Rum il tempo sembra essersi fermato e il passato pare riecheggiare ancora nei suoi spazi vuoti e sconfinati che suscitano in ciascun visitatore una costante e interminabile ammirazione.

PETRA
L’unicità di Petra e la meraviglia dei suoi luoghi le hanno valso l’inserimento da parte dell’Unesco nella lista dei siti patrimonio mondiale dell’umanità e l’hanno resa una delle mete più ambite della Giordania. Scavata nella roccia dai Nabatei, commercianti vissuti fra il I secolo a.c. e il IV secolo d.c., custodisce al suo interno numerosi monumenti gloriosi, tra cui il Tesoro, costruito come tomba di un importante re Nabateo e simbolo delle grande abilità ingegneristiche di questo popolo. Una delle particolarità di Petra è la sua accessibilità: si può infatti entrare in città soltanto attraverso una stretta fessura tra le montagne chiamata Siq, al termine della quale si può intravedere proprio il Tesoro. La cittadina offre però numerose altre bellezze, come, ad esempio, tombe di roccia elaborate con meravigliose incisioni, la Nabatea, il teatro romano, templi, strade colonnate e obelischi; per finire, il Monastero Ad-Deir, una costruzione impressionante che domina l’intera vallata.

BEIDA (Piccola Petra)
Situata a circa 14 Km dalla più nota Petra, Beida è oggi un sito archeologico molto interessante, inizialmente realizzato per accogliere le carovane che dall’Arabia e dall’Oriente si recavano in Siria e in Egitto: furono quindi scavate dai Nabatei piccole grotte per far riposare i commercianti in viaggio, in seguito espanse in un numero sempre maggiore. Le abitazioni che qui sorgono sono state ricavate dalla pietra e sono dotate da un’unica stanza grande con al centro uno spazio per accendere il fuoco; tra le costruzioni interessanti del sito, si ricorda l’altare sacrificale nabateo, che risale al I secolo a.c., dove gli archeologi ritengono venissero sacrificati animali per placare l’ira degli dei, praticando poi riti e cerimonie tradizionali. Oggi nelle vicinanze di Piccola Petra sorge un villaggio beduino per volere del governo di Abdullah II.

CASTELLI DEL DESERTO
Meravigliosi esempi della primitiva arte islamica, questi castelli, situati a est e a sud di Amman e le cui imponenti dimensioni lasciano senza fiato i loro visitatori, rappresentano una viva testimonianza di un’epoca gloriosa nella storia del paese, quella della dinastia Umayyad dell’ottavo secolo, raccontata da affreschi, incisioni, scavi e pietre che si trovano al loro interno. Le funzioni di questi imponenti edifici, in passato, erano molteplici: venivano infatti utilizzati come stazioni per caravan, come avamposti per stringere alleanze con i beduini delle zone circostanti ma anche come importanti centri di commercio. Tra gli edifici meglio conservati si ricordano Qusair Amra, patrimonio dell’Unesco, Qasr al-Kharrana, recentemente ristrutturata e quindi in perfetto stato di conservazione e Azraq, il cui forte in basalto nero è ancora in uso dall’epoca romana e fu impiegato come quartier generale durante la rivolta di Lawrence d’Arabia.

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